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Il nostro Territorio

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“Se fossi vento…”


Se fossi vento, partirei dalle Apuane e correrei verso il mare, circumnavigando le isole del Tirreno e portando ai monti un po’ di salmastro, per mescolarlo coi profumi delle Apuane.

 

 

Se fossi vento, correrei in Liguria a prendere un po’ di timo e di basilico o in Toscana a portar via il profumo del peperoncino o dell’olio, così forti e così decisi, come l’odore di un temporale di montagna.

 

 

 

 

Se fossi vento, da quassù partirei alla volta delle Cinque Terre, per visitarne i borghi colorati e meravigliosi e mangiarne il pesce fresco, o volerei di nuovo in Toscana, nella Toscana vera, perdendomi tra le colline e i casolari, rubando chiacchiere e tradizioni, per poi tornare a raccontarle ai falchi e alle poiane, che quassù hanno la casa.

 

 

E chissà cosa farei se fossi falco o poiana. Probabilmente salirei così in alto per poter vedere la meraviglia di questo posto, che quasi mi mancherebbe il fiato. Vedrei le pareti rocciose scivolare verso valle, scorgerei uomini con le funi che si impegnano a scalarle, così piccoli a confronto di tale maestosità.

 

 

 

Poi volerei giù, in picchiata, fino al cuore del centro storico di Massa, per vedere le bellezze dei Malaspina ed ammirare le splendide piazze in marmo, per poi andare a vedere da dove arriva quel marmo, perlustrando le cave dall’alto.

 

 

Ma poi tornerei quassù. Cingerei le vette bianche delle montagne e salirei ancora più in alto, finché il verde del Parco si farebbe più grande, tanto da sembrare immergersi nel blu del mare. E poi sì, poi contemplerei il mare per ore. Magari appollaiato su un faggio dell’Orto Botanico, salutando con discrezione i visitatori che come me si incantano al tramonto.

 

 

Se fossi vento, se fossi falco, se fossi poiana, saprei quanto è bello questo posto. Ma siccome sono solo un uomo, non lo so ancora. Però posso scoprirlo.